Nel 1897 Peter Kropotkin, filosofo sociale russo in esilio, scrisse un libro pioneristico dal titolo “Mutual Aid”, in cui avanzò la tesi secondo cui l’evoluzione della specie umana sarebbe stata impossibile senza l’attitudine degli uomini a “riunirsi” fra loro, a fare corpo comune, a cooperare e a sostenersi reciprocamente di fronte a comuni problemi o pericoli esterni.
1935 - Nascono gli “Alcolisti Anonimi” ad Akron negli Stati Uniti
1964 - Nasce il “Club degli Alcolisti in Trattamento” (CAT) nella ex- Jugoslavia con Vladimir Hudolin.
1978 - Nasce il primo CAT in Italia, a Trieste
Anni ’80 - Nascono a Prato i primi gruppi di auto mutuo aiuto nell’ambito della salute mentale
Anni ’90 - Nascono a macchia di leopardo iniziative di mutualità
1995 - Nasce l’Associazione AMA di Trento
1996-2005 - Nascono altre Associazioni ad Ancona, Bergamo, Bolzano, Brescia, Catanzaro, Cesena, Gorizia, Mondovì, Palermo, Pinarolo, Roma e Salerno.
l’insieme di tutte le misure adottate da figure non professioniste per promuovere, mantenere o recuperare la salute, intesa come completo benessere fisico, psicologico e sociale di una determinata comunità.
è quella di Kats e Bender secondo i quali i Gruppi di Auto Mutuo Aiuto sono “strutture di piccolo gruppo a base volontaria, finalizzate al Mutuo Aiuto ed al raggiungimento di particolari scopi”.
L’Auto Mutuo Aiuto, conosciuto anche con l’espressione inglese di self help, è un modo di trattare con i problemi che ciascuno si trova a fronteggiare di volta in volta nella propria vita: malattia, divorzio, morte di una persona amata, disturbi dell’umore o tensioni. Parlare di questi problemi con altre persone che vivono e hanno attraversato tali esperienze, può aiutarci ad affrontare le difficoltà quotidiane e ad imparare a fronteggiarle per il futuro.
L’Auto Mutuo Aiuto non è un sistema che sostituisce il trattamento medico o psicoterapeutico! Esistono gruppi di auto- mutuo aiuto su tematiche diversissime. La loro diversità nulla toglie comunque alla loro base comune.
Condividono le proprietà dei piccoli gruppi: un numero ristretto di partecipanti (solitamente 10 persone) facilita l’interazione tra i soggetti , l’espressione dei sentimenti, la nascita e lo sviluppo di amicizie e relazioni profonde.
Sono centrati su un problema e organizzati in relazione a specifici problemi; i membri del gruppo tendono ad essere dei pari: è il fatto di vivere o di aver vissuto una stessa condizione che definisce l’appartenenza al gruppo.
L’azione è azione di gruppo: l’energia e la forza che il gruppo è in grado di esprimere, sono sicuramente maggiori e più significative delle possibilità che ogni singolo partecipante ha a disposizione per la soluzione del problema.
Aiutare gli altri è una norma espressa dal gruppo: ognuno, con la propria esperienza e competenza, attraverso il confronto e la condivisione, trae aiuto per sé e per gli altri.
Nel gruppo di Auto Mutuo Aiuto si ascolta e si è ascoltati, senza pregiudizi, in un clima armonioso in cui si scoprono e si potenziano le proprie risorse interiori. Tale gruppo si autogestisce seguendo un sistema condiviso di obiettivi, regole e valori.
Il gruppo dispone: discute e accetta democraticamente, ogni decisione, cambiamento e regola che venga formulata.
Il coinvolgimento e la responsabilità sono personali: ogni persona decide autonomamente se e come prendere parte al gruppo. Non è una decisione imposta da altri, partecipare al gruppo volontariamente aumenta la sicurezza nelle proprie capacità di scelta.
Ogni persona è protagonista del cambiamento che vuole ottenere, la persona stessa è la prima risorsa per sé e per il gruppo.
Orientamento all’azione: le persone imparano e cambiano facendo. Uno degli scopi dei gruppi è quello di sperimentare nuovi stili di vita e di comportamento, nuovi modi di sentire e trasmettere i propri vissuti. Attraverso gli sforzi ed i successi conseguiti e riconosciuti nel gruppo, la persona ha la possibilità concreta di aumentare la propria autostima e di credere nelle proprie risorse.
Il gruppo non si definisce terapeutico; non ci sono interpretazioni, non si risolve “il problema di nessuno”. Facilita la comunicazione, lo scambio, la riflessione comune all’insegna del pensiero positivo per cui ognuno trova da sé la propria risposta personale. Il gruppo di Auto Mutuo Aiuto viene considerato e vissuto dai partecipanti come “un laboratorio” dove si impara a confrontarsi, a ritrovare fiducia in se stessi e negli altri, ad acquisire autostima, ad aprire il cuore e a lasciare trasparire emozioni, sentimenti, pensieri. Una risata collettiva viene spesso ad alleggerire situazioni dolorose o considerate “tragiche” ma che, una volta espresse, perdono la loro unicità o drammaticità e ritornano ad essere esperienze molto umane e molto comuni.
La depressione, l’ansia, il panico, la malinconia, il dolore, la confusione, la solitudine non sono vissute come malattia, ma momenti nella vita di ognuno. Ciò che cambia per ognuno è proprio il modo di affrontarli e superarli.
La disponibilità a cambiare diventa già una conquista e un superamento. Non è il problema che sparisce di colpo, ma è la persona che, cambiando, sposta la sua “posizione esistenziale” nei confronti del problema. Nello spostamento della prospettiva si gioca la possibilità di cambiare la propria condizione di vita e si ritrova la forza e il coraggio di essere (perché no) un po’ più felici.
Aiutare i partecipanti ad esprimere i propri sentimenti.
Aumentare la capacità di riflessione sulle proprie modalità di comportamento e di risoluzione dei problemi.
Aumentare la stima di sé, delle proprie abilità e risorse, lavorando su una maggiore consapevolezza personale.
Facilitare la nascita di nuove amicizie.
Favorire il reciproco ascolto perché nasca solidarietà, sostegno e speranza;
Imparare ad “addomesticare” il dolore, individuando modalità per gestire sofferenza e solitudine;
Integrare nel presente la ferita del passato, per affrontare il futuro mettendo a disposizione di altri la propria sensibilità ed esperienza.
il legame: nel Gruppo si è coinvolti in prima persona con la propria esperienza e ci si ascolta attivamente;
la fiducia: ognuno può esprimere liberamente sentimenti ed emozioni in un clima di ascolto e di solidarietà, senza essere giudicati. Ogni partecipante deve avere e dare certezza che ciò che è detto nel Gruppo non sarà divulgato;
il rispetto: nel Gruppo si manifestano pluralità di vissuti e di vedute, tutte egualmente legittime e da rispettare.
I gruppi di Auto Mutuo Aiuto non sono strutture che prestano servizi a cui ricorrere a piacimento e passivamente. Da parte dei partecipanti si richiede invece un’attiva collaborazione.
I gruppi di Auto Mutuo Aiuto non possono sostituire l’intervento medico o terapeutico, tuttavia lo possono integrare e supportare in maniera positiva.
I gruppi di Auto Mutuo Aiuto non rappresentano uno dei servizi di assistenza di base rivolti alla popolazione, poiché esistono solo grazie all’impegno dei/delle partecipanti. Non sono pianificabili ed inseribili come palliativo di un’assistenza professionale.
I gruppi di Auto Mutuo Aiuto non sono uno sportello di consulenza.
A Gorizia nel 1997 nascono i primi gruppi AMA e nel 2008 viene fondata l’Associazione AMA-Linea di Sconfine.
I gruppi AMA (Auto Mutuo Aiuto) a Gorizia sono nati nel novembre del 1997 dall’esperienza del collettivo “LINEA DI SCONFINE” e sono poi confluiti nell’Associazione AMA - Linea di Sconfine nel 2008. Si pongono le finalità di condividere ed affrontare insieme disagi e sofferenze psichiche, di creare una rete amicale di sostegno ed aiuto reciproco, di costruire solidarietà e benessere sociale.
All’interno del collettivo infatti si è notata l’esigenza da parte di alcune persone di poter esprimere le proprie sofferenze che da troppo tempo erano racchiuse nei più remoti meandri della mente e del cuore. Così un gruppo di volontari ha iniziato, in maniera autonoma, un percorso di autoformazione durato otto mesi con incontri settimanali di circa due o tre ore a seduta, consultando testi, mettendo in discussione alcune regole di comportamento, fino a stilare un regolamento personalizzato (Filosofia del gruppo AMA*) che viene letto ad ogni inizio di seduta.
Nel ventennio di attività si sono formati vari gruppi che si sono sempre dimostrati in grado di rispondere a domande e bisogni di vario genere; tutt’ora in attività.
Tutto quello di cui si parla all’interno del gruppo è assolutamente segreto: chi partecipa agli incontri è rigorosamente tenuto a non divulgare all’esterno ciò che ha sentito.
La struttura del gruppo è paritaria: tutti i membri sono posti sullo stesso piano indipendentemente dal ruolo professionale posseduto o da quello che assumono durante le riunioni.
Fondamentale nel gruppo è il non giudizio. Tutti i membri del gruppo sono accettati incondizionatamente in quanto persone, vanno sospesi giudizi ed opinioni personali relativi alle eventuali difficoltà e sofferenze di qualunque tipo esposte dai partecipanti.
Ogni partecipante, ogni sofferenza, deve essere considerata con il massimo rispetto, ciò implica, il non imporre agli altri le proprie idee, non parlare contemporaneamente, non interrompere e quant’altro possa essere ritenuto offensivo o poco rispettoso nei confronti di chi sta parlando o dei membri del gruppo.
Chi partecipa al gruppo si impegna a parlare di se stesso evitando le generalizzazioni; è possibile cambiare sé stessi, non gli altri , non la società.
Ognuno deve dare a tutti la possibilità di parlare, autoregolandosi il tempo a propria disposizione.
Ogni persona che prende parte a un gruppo AMA sa che può essere necessario gemmarsi, cioè dar luogo alla nascita di un altro gruppo per permettere ad altre persone di partecipare.
Obiettivo del gruppo è il cambiamento dei comportamenti che per ognuno portano alla sofferenza; per raggiungere sia la crescita individuale sia di gruppo, è importante che i partecipanti siano responsabili dei propri ed altrui comportamenti: per questo quando un membro del gruppo non è consapevole di venir meno alla filosofia AMA fa parte della crescita di tutto il gruppo farglielo notare, condividendo difficoltà e sofferenze dello stare insieme.
Nel gruppo AMA è prevista la figura del moderatore, il suo ruolo è quello di facilitare la comunicazione e la relazione all’interno del gruppo.
L'Associazione AMA Linea di Sconfine OdV ha la sede operativa presso il Centro di Salute Mentale Alto Isontino, in via Vittorio Veneto 174 a Gorizia.
Presidente: dott. Marco Bertali.
La partecipazione è gratuita.